giovedì 8 luglio 2010

COI GIORNALI INCARTATECI IL PESCE, NON CORTO MALTESE.



Vengo a sapere, da Internet, che il Corriere della Sera uscirà con una serie di allegati dedicati a Corto Maltese. Mi chiedo come mai proprio Corto, dato che ci è già stato propinato in tutte le salse e in tutti i formati, allegato a quotidiani e settimanali.
Poi, sorrido della mia ingenuità: mi sovviene che RCS ha rilevato il marchio Lizard, la casa editrice che pubblica i fumetti di Hugo Pratt. Una cosa fatta in casa, insomma, al risparmio.
I volumetti allegati al quotidiano avranno i redazionali curati da Paolo Interdonato, esperto di ultima generazione. E anche questo mette in moto i meccanismi della mia memoria più recondita, senza però approdare a nulla di significativo, sul momento.
Poi, realizzo. Cerco il volume “Magnus – Pirata dell’immaginario”, edito da Black Velvet nel 2007, in occasione della splendida mostra dedicata a Magnus, a Bologna. Tra i mille interventi di critici e storici del fumetto, ce n’era uno anche di Paolo Interdonato, nel quale si leggeva, tra l’altro:

“Nel 1972 il Corriere dei Piccoli si trasforma nel Corriere dei Ragazzi”. […] “Tra il Corriere dei Ragazzi e Linus, edite entrambe dal gruppo Rizzoli, nasce una sorta di staffetta verso la maturità del pubblico. Si passano addirittura il testimone: Corto Maltese di Hugo Pratt lascia le pagine del settimanale dedicato ai giovani per arrivare al mensile degli intellettuali, facilitando l’osmosi dei lettori.”

Interdonato si riferiva al fatto che, per un lungo periodo, sia la casa editrice di Linus (Milano Libri), sia quella del Corriere della Sera, hanno fatto parte dello stesso gruppo editoriale (RCS).
A parte il fatto che Il Corriere dei Piccoli non si è mai trasformato nel Corriere dei Ragazzi, essendo queste due testate distinte e conviventi nelle edicole (finché il Corriere dei Ragazzi è durato), al varo di quest’ultimo la casa editrice del Corriere della Sera non faceva ancora parte del gruppo Rizzoli.


Capisco fare gli allegati al risparmio, ma almeno i redazionali si potrebbero affidare a qualche storico di esperienza certificata.