venerdì 2 luglio 2010

GRAPHIC NOVEL E LANA CAPRINA.

Da qualche anno a questa parte gli esperti (e non) di fumetti stanno cercando di mettere a fuoco un fenomeno molto discusso: la (o il) graphic novel. Che cos’è? Chi l’ha inventata(o)? Quando? Dove?

Sul numero odierno del Venerdì di Repubblica, si legge in un articolo firmato Luca Raffaelli:
“Probabilmente, in Italia, abbiamo fatto tutto prima: non solo le graphic novel in sé (con i romanzi a fumetti di Guido Buzzelli e di Hugo Pratt del 1967), ma anche quelle firmate da scrittori celebri. Infatti il Poema a fumetti di Dino Buzzati e del 1969 (mentre la nascita ufficiale della graphic novel è datata negli Stati Uniti alla fine degli anni Settanta).

Peccato che, su Repubblica del 30 marzo 2009, lo stesso Raffaelli scrivesse:
“Il graphic novel, cioè il romanzo a fumetti, non è un’invenzione statunitense. è stato pensato in Italia, e da Sergio Bonelli, l’editore di Tex e Dylan Dog e creatore di Zagor e Mister No: insomma, il simbolo del fumetto popolare italiano”. (…)
è interessante scoprire la data della prima pubblicazione [di un volume di attilio Micheluzzi della collana "Un uomo,un'avventura"]: ottobre 1978. Lo stesso mese in cui Will Eisner, grande maestro del fumetto, pubblicò a New York “Contratto con Dio”, considerato il primo graphic novel della storia. Ma nella serie “Un uomo, un’avventura”, il fumetto di Micheluzzi è solo il diciottesimo volume della serie (l’ultimo sarebbe stato del novembre 1980). Il primo uscito è di Sergio Toppi: “L’uomo del Nilo”, datato aprile 1976.” (…) “E i fumetti di “Un uomo, un’avventura” sono graphic novel in tutto e per tutto.”

E dire che Raffaelli, tra i giornalisti che scrivono di fumetti, è sicuramente il più preparato, nonché quello di corso più lungo. Notare, tra l’altro, che nel 2009 parlava di graphic novel al maschile, mentre oggi, al femminile, tanto per rimarcare la questione più recente, della quale sembra che non si riesca a venire a capo: IL graphic novel o LA graphic novel?